Un giro in città: cosa visitare a Como

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L'itinerario ha inizio in piazza Cavour, da cui si procede in direzione ovest sul Lungolario Trento, sino a giungere ai giardini pubblici. Sempre costeggiando il lago, si supera la zona del porto delimitata dalla diga 'nuova', che protende in mezzo al lago. Sulla sinistra, in mezzo al verde, si erge il Monumento alla Resistenza Europea, inaugurato nel 1983. Proseguendo, si giunge al Tempio Voltiano (viale Marconi, aperto da novembre a marzo dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00, da aprile a ottobre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, chiuso il lunedì), elegante edificio in stile neoclassico, dove sono custoditi vari cimeli di Alessandro Volta. Il Tempio fu eretto, nel 1927, su disegno dell'architetto Federico Frigerio, in occasione del primo centenario della morte dello scienziato comasco. Non lontano, si erge in mezzo ai cipressi l'imponente Monumento ai Caduti, alto 33 m. e a forma di torre, progettato dall'architetto Giuseppe Terragni su disegno del futurista Antonio Sant'Elia. E’ una ardita costruzione, recante, nel sacrario, un monolito granitico col nome dei Caduti Comaschi durante la Prima Guerra Mondiale. Seguendo viale Puecher, si oltrepassano sulla destra la sede della Canottieri Lario e del Circolo della Vela di Como, e sulla sinistra lo stadio Sinigaglia, sino a giungere a un piazzale dove si trova l'hangar, sede dell'Aeroclub Como e della scuola di idrovolanti e dove se avete voglia potete prenotare un giro in idrovolante. Da qui si imbocca la passeggiata pedonale di Villa Olmo, che costeggia il lago, in posizione panoramica, con vista su tutto il primo bacino e sulla città.
Orari di apertura Villa Olmo: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00. Ingresso gratuito, la Sala del Duca al primo piano è visitabile accompagnati dagli operatori culturali in Villa.
Il parco pubblico è a disposizioni di cittadini e turisti, aperto tutti i giorni (orario invernale 7:00-19:00, orario estivo 7:00-23:00).

BASILICA DI S. ABBONDIO: Edificata nell'XI secolo, nel luogo stesso in cui, precedentemente, sorgeva la chiesa paleocristiana dei SS. Pietro e Paolo, si presenta come un edificio a cinque navate, con coro allungato e due campanili. Più volte manomessa e restaurata, nel corso dei secoli, rivela, accanto a moduli stilistici tipicamente comacini, numerose influenze esterne: normanne, borgognone e tedesche. La facciata, severa e disadorna, è scandita da robuste lesene che posano su quattro colonne, già appartenute al quadriportico a due piani, aggiunto tra il XII e il XIV secolo e successivamente eliminato. Le due torri campanarie (alleggerite da bifore e trifore) rivelano una struttura di derivazione normanna. Notevole la parte absidale a semicilindro, verticalmente percorsa da colonne coronate da archetti e decorata con motivi zoomorfi, floreali e geometrizzanti. All'interno: un nartece retto da pilastroni; imponenti colonne a conci (navata centrale) con capitelli cubici e a monoliti (navatelle); copertura a capriate; dipinti del Cerano e dei Recchi. Importanti gli affreschi trecenteschi nell'abside nei quali, con motivi tipicamente lombardi, si fondono evidenti influssi toscani.

DUOMO: La sua costruzione, avviata nel 1396 nel luogo dove precedentemente sorgeva la basilica romanica di S. Maria Maggiore, si protrasse per quattro secoli. Osservandone la struttura, è facile rilevarne il susseguirsi delle epoche e degli stili: dalla facciata tardo-gotica alle linee rinascimentali della zona absidale, fino alla cupola settecentesca. E' collegato con due sovrappassi a Palazzo Giovio. E' sede del Museo Storico Giuseppe Garibaldi. Quando si cominciò ad edificare , lo stile architettonico del momento era il gotico e forme gotiche osserviamo quindi nella bianca facciata in marmo di Musso e nelle slanciate aeree guglie. La facciata è ricchissima di decorazioni: un importante rosone traforato entro cui si intravedono i colori delle vetrate, edicole e lesene con sculture che rappresentano non solo santi, ma anche personaggi laici del tempo e dell'età antica. Ecco infatti ,ai lati del portale principale, le statue di Plinio il vecchio e Plinio il giovane, a cui Como diede i natali. Esse sono opera di Tommaso Rodari e sono un significativo esempio di come la vita religiosa e civile a quel tempo si intrecciasse in un'unica realtà. All'interno le linee gotiche sono riconoscibili nello slancio verticale delle navate sorrette dalle possenti colonne, in numero di 12 come i 12 apostoli.

BROLETTO: Eretto nel 1215, fiancheggiato dalla torre civica in pietre bugnate (ricostruita nel 1927), si presenta con la facciata gotica in marmi policromi del XV secolo, epoca nella quale fu mutilato nel lato meridionale per fare posto al Duomo che veniva ampliandosi. Già Palazzo comunale, fu successivamente utilizzato come teatro, come archivio e, finalmente, trasformato in sede di mostre e pubbliche manifestazioni.

MUSEI CIVICI: Ospitati nei palazzi Giovio (XVIII secolo) e Olginati (XIX secolo), il Museo archeologico-artistico e il Museo del Risorgimento Giuseppe Garibaldi contengono numerose raccolte di interesse, non soltanto locale: reperti fittili, in osso e pietra, dell'età palafitticola, suppellettili dell'età del bronzo e della prima età del ferro, provenienti dalla necropoli comense della Ca' Morta, un carroda cerimonia a quattro ruote, di impianto gallico, con decorazioni in bronzo, testimonianze delle culture babilonese ed egizia, tra cui una mummia di sacerdotessa della XXIII dinastia (circa 1200 a.C.), mosaici, sculture romaniche, modelli in legno e disegni del Duomo di Como di F. Juvara, documenti relativi alla etnografia locale, numerosi cimeli risorgimentali e dell'ultimo conflitto.

SHOPPING: Anche Como ha, da anni, la sua grande isola pedonale destinata al passeggio e allo shopping. La via più nota e frequentata che attraversa questa zona è dedicata all'ex re d'Italia Vittorio Emanuele III: qui si possono trovare i negozi più esclusivi di abbigliamento ed accessori "Made in Italy". Un'offerta completa in grado di soddisfare le più svariate esigenze e tutti i target di consumo, dagli adulti ai giovani, ai bambini. Gli articoli in seta trovano naturalmente grande spazio, sia negli showrooms più eleganti che nelle piccole boutiques. Un'altra tradizione comasca, da non dimenticare, è quella delle stoffe da abbigliamento e arredamento che possono essere acquistate nei punti vendita specializzati, ubicati in via Bernardino Luini e in via Diaz. Gli appassionati di antiquariato potranno inventare anche una divertente caccia al tesoro, nelle botteghe d'arte presenti sempre in questo quadrilatero per comperare a prezzi di investimento quadri, tappeti, vetri e porcellane da collezione. Piacevoli scoperte anche fra i librai di maggior tradizione, veri cenacoli di cultura, dove l'acquisto di qualche preziosa edizione può diventare gradita occasione d'incontro con nomi famosi della letteratura, della saggistica e della cultura italiana. Per rendere gioiosa e piacevole la passeggiata è quasi d'obbligo la sosta nelle numerose pasticcerie, o nei negozi di dolci che presentano vetrine colorate e profumatissime: eccellenti le pastine da the, i cioccolatini, le pralines di Belli e Arte Dolce, squisiti i gelati di Luisita e Bar Vittoria.

BRUNATE: L'itinerario ha inizio in piazza De Gasperi, sul viale Geno, dove si trova la stazione della funicolare, inaugurata nel 1894. In 7 minuti circa, superando un dislivello di cinquecento metri con un pendenza massima del 55%, si raggiunge Brunate, a 715 m. d'altezza. Qui si consiglia di visitare il caratteristico paese, detto il "balcone" delle Alpi per la posizione e lo stupendo panorama su Como, il lago, la pianura lombarda, gli Appennini, le Alpi, il Monviso e il Monte Rosa. Dal piazzale della funicolare a Brunate si procede attraverso una mulattiera, o con un bus di linea, verso S. Maurizio (906 m.), dove troviamo il magnifico parco pubblico "Marenghi" e il Faro Voltiano. Quest'ultimo, realizzato su progetto dell'ing. Gabriele Giussani nel 1927 in ricordo del centenario della morte di Alessandro Volta, conserva al suo interno una scala a chiocciola di 143 gradini, che consente di raggiungere la piazzola posta sulla cima dalla quale si può godere di una vista impagabile. (Orari: da ottobre a marzo dalle 10.30 alle 15.30 martedì, giovedì, sabato, e festivi; da aprile a settembre dalle 10.30 alle 19.30 martedì, mercoledì, giovedì, sabato, e festivi). Da S. Maurizio, attraverso una strada asfaltata, si raggiunge la Capanna CAO e il Santuario di S. Rita (il più piccolo d'Europa). A piedi si possono raggiungere anche le Baite delle Colme: Baita Carla, Baita Bondella, Baita Bolletto (1236 m.), Monte Bollettone (1204 m.) e Monte Palanzone (1436 m.). Per i più pigri l'itinerario si conclude rientrando a Como con la funicolare. Per tutti gli altri invece è possibile scendere a piedi lungo due sentieri: quello che costeggia la Funicolare e quello, molto suggestivo, che passa per l'Eremo di San Donato, ex convento dei Benedettini del XV secolo. All'interno conserva un altare ligneo scolpito (1500), affreschi quattrocenteschi e statue coeve in terracotta. Ricordiamo che la stagione migliore per le gite e le passeggiate va dall'inizio della primavera alla fine dell'estate. La flora rigogliosa e il clima, fresco e temperato anche nel periodo estivo, fanno di Brunate un piacevole luogo di villeggiatura.